Continuiamo a considerare un ondoscopio nel quale vengono generati due treni d’onda periodici circolari utilizzando due puntine uguali collegate ad un’unica asta vibrante. Nell’istante in cui l’asta inizia a vibrare, le due puntine iniziano a generare le onde. Consideriamo i punti della superficie del liquido che hanno la stessa distanza dalle due sorgenti. Le due perturbazioni che in ogni istante arrivano a ciascuno di questi punti saranno sempre uguali (in particolare in alcuni istanti corrisponderanno a due creste o due avvallamenti) e di conseguenza, per il principio di sovrapposizione, lo spostamento del punto dalla posizione di equilibrio sarà in ogni istante il doppio di quello che si sarebbe avuto con una sola sorgente. I punti oscillano con un’ampiezza che è il doppio dell’ampiezza delle onde singole.
Cosa avviene negli altri punti della superficie del liquido? Tutto dipende dalla differenza fra le distanze del punto considerato da ciascuna delle sorgenti.
Nel caso dei punti per i quali la differenza fra le due distanze è uguale ad un numero intero di lunghezze d’onda, di nuovo le perturbazioni che arrivano dalle due sorgenti nello stesso istante saranno fra loro concordi (in particolare in alcuni istanti saranno due creste, in altri saranno due avvallamenti). I punti che si trovano in questa condizione oscilleranno con un’ampiezza data dalla somme delle ampiezze delle due onde (ampiezze che potranno essere considerate circa uguali finché la differenza fra le distanze fra il punto considerato e ciascuna delle due sorgenti sarà sufficientemente piccola).
Nei casi considerati finora si dice che le onde arrivano “in fase” e si parla di “interferenza costruttiva” (vedi figura più sotto relativa al caso A).
Nel caso invece dei punti per i quali la differenza fra le distanze è uguale a mezza lunghezza d’onda, o comunque ad un numero dispari di mezze lunghezze d’onda, le perturbazioni che arrivano nello stesso istante dalle due sorgenti corrisponderanno a spostamenti in direzione opposta (in particolare in alcuni istanti si sovrapporranno una cresta ed un avvallamento). Si dice che in questi punti le onde arrivano “in opposizione di fase” e si parla di “interferenza distruttiva” (vedi figura più sotto relativa al caso B). Se si può considerare uguale l’ampiezza degli spostamenti opposti che sarebbero provocati da ciascuna sorgente, questi punti saranno sempre in quiete. Sono questi i punti che costituiscono le “linee nodali”.
Nei punti che hanno differenza di distanza dalle due sorgenti compresa fra due numeri successivi di semilunghezze d’onda le perturbazioni partite da ciascuna delle sorgenti non arrivano né in fase, né in opposizione di fase e si generano oscillazioni di ampiezza che varia a seconda della posizione del punto.
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