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  Cronologia storica delle
   testo a
onda dualismo corpuscolo
pxFrancescomariaGrimaldi

1665 Pubblicazione postuma della scoperta della diffrazione della luce del gesuita bolognese F. M. Grimaldi (1613-1663)

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1667 Prima ipotesi sulla natura ondulatoria della luce di R. Hooke

 

 

 

 

 

ChristiaanHuygenspaintingjpeg

1690 Traité de la lumière di C. Huygens, in cui viene sviluppata la teoria ondulatoria della luce. Si deve notare che le onde di Huygens non corrispondono a treni d’onda estesi ma a impulsi.

 

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1801 Esperimento della doppia fenditura di T. Young, in cui si osserva la figura di interferenza prodotta dalla luce proveniente da due fenditure illuminate dalla stessa sorgente.

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AugustinFresnel

1816-1819 A. Fresnel studia i fenomeni di diffrazione e partecipa a un premio bandito dall’Accademia di Francia. Dimostra sperimentalmente la presenza di una macchia chiara al centro dell’ombra di uno schermo circolare, dovuta alla diffrazione dell’onda luminosa, convincendo lo scettico S. D. Poisson, che aveva proposto l’esperimento, e ottenendo il premio.

JamesClerkMaxwell

1862-1864 J. C. Maxwell formula la teoria elettromagnetica della luce, secondo la quale la luce consiste in vibrazioni trasversali dello stesso mezzo che è la causa dei fenomeni elettrici e magnetici.

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pxWilhelmConradRontgen18451923

1895 W. C. Röntgen scopre i raggi X

CosserCrookesxraytube

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PaulVillard

1900 P. Villard scopre i raggi gamma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MaxvonLaue

1912 W. Friedrich, P. Knipping e M. Laue osservano la diffrazione da parte di un cristallo dei raggi X, che ne conferma il carattere ondulatorio.

Braggdiffraction

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ErnestRutherford2

1914 E. Rutherford e E. N. da C. Andrade osservano la diffrazione da parte di un cristallo anche dei raggi gamma molli.

 

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1675 Teoria corpuscolare della luce di I. Newton. Tuttavia la teoria di Newton è più articolata e contiene anche elementi ondulatori, in quanto i corpuscoli della luce eccitano vibrazioni nei corpi. Egli infatti è al corrente sia degli esperimenti di Grimaldi sia, ovviamente, degli anelli di Newton.

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HeinrichRudolfHertz

1887 H. Hertz scopre l’effetto fotoelettrico nel corso degli esperimenti che lo portarono a verificare la teoria elettromagnetica di Maxwell.

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GeorgeGabrielStokes

1897 G. G. Stokes ipotizza che i raggi X siano impulsi elettromagnetici concentrati nel tempo.

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1898-1903 J. J. Thomson accetta e sviluppa l’ipotesi di Stokes.

 

PhillippLenardin1900

1899-1902 P. Lenard dimostra che l’effetto fotoelettrico è dovuto all’emissione di elettroni dal metallo su cui incide la luce.

 

 

pxEinstein1921byFSchmutzer4

1905 A. Einstein introduce l’ipotesi che la radiazione elettromagnetica sia costituita da quanti di luce discreti di energia E = hν e predice la dipendenza dell’energia cinetica degli elettroni emessi dalla frequenza della radiazione incidente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1916 A. Einstein associa al quanto di luce una quantità di moto hν/c.

 

pxMillikan

1916 R. A. Millikan verifica la relazione di Einstein per l’effetto fotoelettrico (ma non crede alla teoria dei quanti di luce).

 

DeBroglieMauriceLg

1921 M. De Broglie (fratello di L. de Broglie) verifica la relazione di Einstein per l’effetto fotoelettrico prodotto dai raggi X.

 

 

TimeCoverArthurHCompton

1923 A. H. Compton interpreta lo scattering anelastico dei raggi X in termini della teoria di Einstein dei quanti di luce

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bothegeiger

1925 Bothe e Geiger dimostrano la coincidenza temporale tra l’emissione del fotone diffuso per effetto Compton e l’elettrone di rinculo.Compton e Simon utilizzando la camera a nebbia vedono che la traccia dell’elettrone di rinculo e quella dell’elettrone secondario prodotto occasionalmente dal fotone diffuso per effetto Compton sono in accordo con i principi di conservazione dell’energia e della quantità di moto. A questo punto la teoria di Einstein dei quanti di luce viene finalmente accettata dalla generalità dei fisici.

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pxGNLewislarge

1926 G. N. Lewis introduce il termine fotone per designare il quanto di luce.

GITaylor

1909 G. I. Taylor osserva una figura di interferenza usando un fascio di luce molto debole dopo 2000 ore di illuminazione, nel tentativo di mettere in evidenza una struttura “granulare” della luce secondo l’ipotesi degli impulsi di J. J. Thomson.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1927 A. J. Dempster e H. F. Batho osservano figure di interferenza con luce visibile mediante un reticolo di diffrazione a gradinata quando nel sistema passa un fotone alla volta.

1958 L. Jánossy e Zs. Náray osservano figure di interferenza in un interferometro di Michelson in cui passa un fotone alla volta e i singoli fotoni sono rivelati con un fotomoltiplicatore.

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