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  Cronologia storica delle
   testo a
corpuscolo dualismo
onda

 

FaradayMillikanGale1913

1833 M. Faraday sulla base delle leggi dell’elettrolisi ipotizza l’esistenza di un “atomo di elettricità”.

pxJohannWilhelmHittorf

1869 W. Hittorf studiando la scarica elettrica nei gas scopre i raggi catodici.

scGeorgeJohnstoneStoney

1874 G. J. Stoney fornisce una stima del valore della carica elementare utilizzando una sua precedente stima del valore del numero di Avogadro.

HermannvonHelmholtz

1881 H. Helmholtz rilancia l’idea di Faraday dell’atomo di elettricità.

1891 G. J. Stoney inventa il nome “elettrone” per designare l’atomo di elettricità.

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1897 J. J. Thomson dimostra che i raggi catodici sono particelle cariche negativamente e ne determina il rapporto massa/carica; la particella risulta essere circa mille volte più leggera dell’atomo di idrogeno, se si assume come valore della carica quella misurata per gli ioni nell’elettrolisi.

cathode2

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1899 J. J. Thomson misura la carica dell’elettrone utilizzando la scoperta del suo allievo C. T. R. Wilson che gli ioni prodotti ionizzando le molecole d’aria mediante raggi ultravioletti agiscono in appropriate condizioni da nuclei di condensazione delle goccioline d’acqua

pxMillikan

1913 R. A. Millikan misura con grande precisione la carica dell’elettrone sostituendo le goccioline d’acqua con goccioline di olio.

 

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broblie2

1923 L. de Broglie estende il dualismo onda-corpuscolo introdotto da Einstein per il fotone alle particelle di massa diversa da zero.

Davisson

1923 C. J. Davisson e C. H. Kunsman osservano picchi di riflessione anomali per certi angoli di incidenza di elettroni di bassa energia su un cristallo di platino.

1924 L. de Broglie discute la tesi di dottorato in cui la sua teoria è sviluppata in dettaglio.

1925 W. Elsasser suggerisce di interpretare i risultati degli esperimenti di Davisson e Kunsman mediante la teoria di de Broglie.

DavissonandGermer

1927 C. J. Davisson e L. H. Germer verificano quantitativamente la teoria di de Broglie mediante la diffrazione di Bragg di elettroni di bassa energia su monocristalli di nichel.

davisson3

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GPThomson

1928 G. P. Thomson, figlio di J. J. Thomson, verifica quantitativamente la teoria di de Broglie mediante la diffrazione di Bragg di elettroni di alta energia su policristalli di alluminio e oro.

1928 E. Rupp osserva la diffrazione di elettroni lenti da parte di un reticolo di diffrazione ottico usando un angolo di incidenza radente.

 

 

 

 

 

 

 

1956 G. Möllenstedt e H. Düker osservano l’interferenza di elettroni utilizzando un filo ad un certo potenziale, che opera come un biprisma di Fresnel nel caso ottico, per separare il fascio elettronico in due fasci coerenti.

1957 J. Faget e C. Fert (padre del premio Nobel per la Fisica 2007 A. Fert) osservano l’interferenza di elettroni sia col biprisma di Fresnel che attraverso due fori di Young.

1959 G. Möllenstedt e C. Jönsson realizzano un esperimento analogo a quello di Young per la luce e osservano l’interferenza di elettroni di alta energia da tre fenditure di larghezza 0.6 μm e distanti tra loro 2.2 μm.

1961 C. Jönsson migliora l’ottica elettronica dell’esperimento precedente e osserva l’interferenza di elettroni da più fenditure (da due a cinque) di larghezza 0.3 μm e distanti tra loro 1 μm.

1949 L. Biberman, N. Sushkin e V. Fabrikant osservano la diffrazione di elettroni da parte di un insieme di cristalliti di ossido di manganese in un microscopio elettronico, usando un fascio di intensità molto debole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1971 K. H. Hermann, D. Krahl, A. Kübler, K. H. Müller e V. Rindfleisch utilizzano un intensificatore di immagini in un microscopio elettronico per osservare le frange di Fresnel nell’immagine di un foro in un film di carbonio e riducendo l’intensità del fascio di elettroni osservano il segnale degli elettroni singoli.

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1976 P. G. Merli, G. F. Missiroli e G. Pozzi utilizzano un microscopio elettronico con un biprisma elettronico di Möllenstedt e Düker e un intensificatore di immagini e osservano direttamente il processo statistico della formazione delle frange di interferenza a partire dai flash dovuti ai singoli elettroni alle basse intensità del fascio elettronico incidente.

 

1989 Un gruppo di ricercatori giapponesi della Hitachi Ltd. (diretto dal prof. A. Tonomura). ripete l'esperimento di interferenza di elettroni singoli, utilizzando un apparato di rivelazione più raffinato, frutto dello sviluppo della strumentazione nei 13 anni trascorsi dall'esperimento di Merli, Missiroli e Pozzi.

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