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Il principio di sovrapposizione

Se in una corda tesa si generano due impulsi alle due estremità, questi si propagano nei due versi opposti, si incontrano e sovrappongono, poi continuano a proseguire indisturbati. Nella zona in cui avviene la sovrapposizione, e per il tempo necessario affinché i due impulsi tornino a separarsi, ogni punto della corda subisce istante per istante uno spostamento dalla posizione di equilibrio che è uguale alla somma (algebrica: si deve tenere conto del fatto che i due impulsi possono consistere in spostamenti dei punti della corda sia verso “l’alto” che verso il “basso” rispetto alla posizione di equilibrio indisturbata) dei due spostamenti che avrebbe subito in quello stesso istante se ciascuno dei due impulsi si fosse propagato da solo. Questo comportamento è un caso particolare dell’importantissimo principio di sovrapposizione che governa qualunque fenomeno di propagazione di onde e che stabilisce che in qualunque punto di un mezzo in cui si propagano più onde della stessa natura la perturbazione risultante è in ogni istante data dalla somma delle singole perturbazioni. Dal principio di sovrapposizione deriva il fatto che onde diverse possono continuare a propagarsi singolarmente indisturbate indipendentemente da eventuali sovrapposizioni locali. Ritornando per un attimo alla luce, è ben noto che se si fanno “incrociare” i fasci luminosi di due torce si ha un aumento di luminosità degli oggetti che si trovano nella zona di sovrapposizione, mentre al di là di tale zona (rispetto a ciascuna delle due torce) i due fasci risultano del tutto indisturbati.